Visions For The Future

Abbiamo organizzato un’intervista con il direttore dell’ASSL Sanluri Antonio Onnis, che ha accettato, gentilmente, di venire il 18 gennaio nel nostro istituto dove abbiamo avuto l’occasione di sottoporgli alcuni quesiti. Ci siamo riuniti nella sala conferenze della scuola, in cui il direttore ha iniziato a darci alcune delucidazioni riguardo al progetto del nuovo ospedale.

Innanzitutto l’edificazione dell’ospedale sarà una grande novità, poiché quello attuale risale a circa 70 anni fa. La nuova struttura sarà dotata di specifiche strumentazioni e reparti in relazione ai bisogni moderni. Rimangono però altri quesiti che avevamo rivolto precedentemente al sindaco riguardo all’occupazione del vecchio ospedale, all’area su cui dovrebbe erigersi quello nuovo e la destinazione dei fondi occupati per questo progetto.

Riguardo al vecchio ospedale verranno attuate alcune modifiche, come ad esempio trasformarlo in un ospedale di base, il che richiede il rinnovo del 118 e l’istituzione di luoghi di degenza.Un’altra modifica necessaria sarà la struttura dell’ospedale dove ai piani inferiori risiederanno  le specializzazioni meno importanti, mentre nei piani superiori quelle più importanti, così da agevolare gli spostamenti. Questa è una soluzione, oppure potrebbe diventare una casa di cura, ossia un luogo con gestione infermieristica in cui si accolgono pazienti malati di Parkinson o affetti da malattie terminali (OPIS), oppure pazienti che hanno superato la fase critica della malattia ma che hanno ancora bisogno di controlli.  (Questo progetto potrebbe anche estendersi a Sanluri e a Guspini in futuro)

I due ospedali, alla fine dei lavori, saranno complementari in modo da garantire il massimo dell’efficienza.
Per il nuovo ospedale sono stati predisposti sessantotto milioni e quattrocentomila euro di cui quarantuno milioni sono già impegnati, e comprendono anche le spese per la sicurezza. Una metà dei ventisette milioni  restanti sono destinati per gli arredi e le macchine mentre gli altri quattordici sono stanziati per le esigenze restanti.
Nel 5 settembre del 2007 sono stati predisposti ottocentomila euro per l’avvio delle procedure di esproprio per l’area per il nuovo ospedale, ora concluse e siglate dal notaio (sono in corso due processi poiché i proprietari non erano soddisfatti del prezzo dato). Nell’area su cui edificare sono presenti inoltre 150 ulivi, di cui si prevede l’estirpazione temporanea e il successivo ricollocamento alla fine dei lavori. Rimane il problema della viabilità per raggiungere il futuro ospedale, infatti la rotonda attuale è troppo piccola e occorrerebbero quarantamila euro per ampliarla e renderla più efficiente, su questo sono presenti numerosi interrogativi riguardo chi debba occuparsi dei lavori e chi debba stanziare i fondi necessari.

Ma innanzi tutto perché proprio a San Gavino? La risposta è semplice, la sua posizione è strategica rispetto gli altri territori poiché è situato nel baricentro. 
Attualmente ci sono 186 posti letto, che successivamente aumenteranno a 220. Lo staff, all’avvento del nuovo ospedale, verrà ridistribuito e si amplierà da 10 medici, 18 infermieri e 5 OSS a rispettivamente 14, 24 e 7, inoltre anche la guardia nel pronto soccorso raddoppierà. Inoltre, ci sarà il miglioramento dell’O.B.I. (Osservazione Breve Intensivo), ossia un reparto dove possono risiedere i pazienti che sono già stati ricoverati, ma hanno bisogno di stare in ospedale per degli accertamenti.
Il progetto, per il nuovo ospedale, si è evoluto nel corso degli anni. Inizialmente era previsto uno spazio per la pediatria, ma per le attuali necessità basterebbe anche un nido. Secondo il quadro del futuro fabbisogno, stilato a maggio dell’anno scorso dall’ATS cioè un’associazione che definisce i servizi presenti e cosa serve per farli funzionare, verranno aggiunti diversi reparti tra cui: cardiologia, ostetrica, gastroenterologia, pediatria, oculistica (da potenziare), neurologia (da attivare), chirurgia generale, il blocco operatorio e il miglioramento dei servizi dei trasporti.

Dopo averci fornito una visione più chiara della situazione e risposto ai nostri quesiti, il Dottor Onnis si è messo a nostra disposizione per qualsiasi necessità.

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